Con questa azione il Cliente ha la possibilità di contestare alla Banca l’esattezza dei saldi indicati sugli estratti conto, chiedendo al Giudice di disporre una consulenza tecnica d’ufficio, per la determinazione del saldo effettivo dei conti.
Nelle more, la Banca, relativamente alle posizioni contestate, non potrà intraprendere azioni nei confronti dei clienti e non potrà richiedere l’emissione di decreti ingiuntivi a carico della azienda.
La Banca si potrà costituire in giudizio limitandosi all’opposizione o potrà fare domanda riconvenzionale, cercando di far valere le proprie ragioni nell’ambito dello stesso procedimento.
La suprema Corte di leggittimità sezione III, 16.06.2005, n.12963:
Qualora l’attore proponga domanda di accertamento negativo di un diritto del convenuto e questo ultimo non si limiti a chiedere il rigetto della pretesa avversaria, ma formuli, a sua volta, domanda riconvenzionale per conseguire il riconoscimento del diritto negato da controparte, ambedue le parti hanno l’onere di provare le rispettive e contrapposte pretese, restando soccombente chi non assolva tale onere (cfr. art. 2697 c.c.)
Nel caso in cui il Cliente promuova l’azione di accertamento negativo, l’onere della prova resta a Suo carico e sarà costretto a depositare gli estratti conto ed i contratti dei conti in contestazione.
Dovrà anche produrre la relazione del consulente tecnico di parte ed i relativi conteggi e dimostrare per quale motivo ha intrapreso l’azione e quali sono i calcoli attraverso i quali ha rideterminato i saldi.
Se la Banca presenta domanda riconvenzionale si assume anch’essa l’onere della prova.
Di fatto, se avete la sensazione che la Banca vi abbia applicato delle condizioni non concordate o oltre soglia, bisogna giocare di anticipo.
Con l’Azione di Accertamento Negativo eviterete qualunque aggressione da parte dell’istituto bancario. Tale giudizio avrà una durata di circa 3/4 anni, evitandovi eventuali decreti ingiuntivi o pignoramenti. La banca sarà chiamata a dimostrare l’esattezza del suo operato, dei suoi conteggi, che nell’80% dei casi analizzati non sono risultati corretti.
La Banca potrà segnalare le posizioni in Centrale Rischi come “credito in contestazione” e non come “sofferenza” essendo i rapporti in uno stato sub judice.
Se non dovesse farlo, una volta determinato l’effettivo saldo dei conti, dovrà risponde anche della errata segnalazione.
E’ fondamentale effettuare una buona perizia con la quale possa essere individuate le irregolarità e determinato il saldo effettivo dei conti oggetto di contestazione.
I nostri professionisti, esperti in contenzioso bancario, sono a Vostra disposizione per aiutarvi a stabilire preventivamente, se la Vostra azienda può intraprendere una azione di accertamento negativo e quanto potrà recuperare.